Quando si parla della quantità di acqua da bere, ci si imbatte in una mole di informazioni tale da non riuscire sempre a districarsi facilmente per dare una risposta univoca che vada bene per tutti. Basti pensare che il fabbisogno d’acqua varia in base al genere di appartenenza, ma anche a seconda del proprio regime alimentare.
Certo è che bere troppo o troppo poco può minare il nostro benessere.
Se sei tra le persone che non hanno mai sete, allora potrebbe interessarti il nostro articolo sulla mancanza di sete, le cause e come rimediare, per trovare spunti e consigli su come comportarsi e sugli step da seguire.
Ma cosa succede se si beve troppo?
Bere troppa acqua (iperidratazione) fa veramente male?
No. Se godi di ottima salute e riesci ad espellere regolarmente i liquidi introdotti.
Ogni giorno abbiamo bisogno di bere un quantitativo di acqua che ci consenta di riequilibrare i liquidi persi attraverso la sudorazione, l’evacuazione e la perdita delle urine. L’acqua può essere introdotta sia tramite il cibo, in particolare frutta e verdura, sia attraverso l’assunzione di bibite.
I liquidi che ingeriamo vengono espulsi dal corpo tramite i reni. Qualora l’equilibrio tra liquidi introdotti e liquidi espulsi dovesse alterarsi, potrebbero sorgere dei problemi.
L’iperidratazione è una patologia che difficilmente si manifesta “solo perché abbiamo bevuto troppa acqua”. I soggetti che possono sviluppare questa patologia sono quelli in cui c’è una ridotta capacità, da parte dell’organismo, di espellere l’acqua, o in cui aumenta la tendenza dell’organismo a trattenere i liquidi. Ciò si verifica principalmente in caso di malattie cardiache, renali o epatiche.
I sintomi e le conseguenze
L’iperidratazione, nelle sue forme più lievi, potrebbe essere asintomatica. Se si sviluppa in modo lento con intensità da lieve a moderata, le cellule cerebrali hanno il tempo di adattarsi e quindi possono insorgere sintomi lievi come distrazione e sonnolenza.
La valutazione della condizione di iperidratazione può avvenire solo ed esclusivamente attraverso l’analisi medica con esami del sangue e delle urine.
Il trattamento dell’iperidratazione, generalmente, prevede la limitazione dell’assunzione di liquidi e la somministrazione di diuretici. La terapia va somministrata sempre sotto controllo medico.
Fino a quanti litri di acqua si possono bere al giorno (e quando)?
Secondo i dati riportati dall’Accademia Nazionale delle Scienze, il fabbisogno di acqua varia da uomo a donna nel seguente modo:
- Le donne dovrebbero bere all’incirca 2,7 litri di acqua al giorno
- Gli uomini dovrebbero bere circa 3,7 litri di acqua al giorno
Nel computo va calcolata non solo la componente liquida che acquisiamo bevendo acqua, ma anche ciò che assorbiamo tramite l’assunzione di frutta e verdura.
Non c’è un momento giusto o sbagliato per bere. Si può assumere acqua in qualsiasi momento della giornata. Tuttavia, sarebbe opportuno farlo quando si avverte lo stimolo della sete, che viene inviato dall’ipotalamo. Bere di continuo potrebbe alterare la capacità del cervello di mandare questo segnale.
Ci sono periodi dell’anno in cui bere è più complicato, come per esempio in inverno, quando invece possiamo incorrere nell’eccesso opposto, ossia bere troppo poco. Se capita anche a te, non perderti i nostri consigli su Come bere più acqua in inverno trucchi e consigli per idratarsi.
Quanta acqua si deve bere al giorno per ottenere benefici?
Come abbiamo detto sin qui, le proporzioni di acqua da assumere durante la giornata variano a seconda di genere, peso, altezza e stile di vita.
L’importante è scegliere un’acqua di alto livello qualitativo. L’acqua oligominerale Santo Stefano, in questo senso, è indicata per accompagnare una corretta alimentazione e per combattere la ritenzione idrica.
Bere Acqua Santo Stefano facilita la digestione e l’idratazione dei tessuti. Ideale per chi pratica sport per reintegrare i liquidi persi. Grazie alla sua composizione, aiuta a mantenere i giusti livelli di idratazione prima e dopo l’esercizio fisico.
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