Acqua ricca di calcio o povera di calcio: quale scegliere (e quando)? 

Scegliere l’acqua giusta per le proprie esigenze è fondamentale. Conoscere le caratteristiche e le funzionalità di ciò che assumiamo è importante per rispondere correttamente al fabbisogno quotidiano del nostro organismo. Ecco perché in questo articolo, proviamo a fare chiarezza su cosa si intende per acqua ricca di calcio e acqua povera di calcio e quali sono le condizioni per scegliere l’una o l’altra. 

Acqua ricca di calcio: cosa si intende 

Le acque ricche di calcio hanno in media un residuo fisso che va dai 500 ai 1000 mg/l. Per tale caratteristica vengono definite ‘dure’. Secondo il decreto legislativo 8 ottobre 2011, n. 176 non è obbligatorio riportare sull’etichetta la dicitura di acqua “calcica” se contiene una quantità di calcio superiore a 150 mg. 

Quando scegliere un’acqua ad alto contenuto di calcio 

L’acqua ricca di calcio è consigliata per integrare un’alimentazione completa ed equilibrata, ma carente di questo minerale. Favorisce ad incrementare il valore quantitativo di calcio che assumiamo tramite il cibo ed è importante per il mantenimento di ossa forti. Ecco perché viene generalmente suggerita in caso di osteoporosi o in situazioni di fisiologico bisogno di calcio, come per le donne durante la gravidanza e nel periodo dell’allattamento

L’acqua ricca di calcio fa male? 

L’acqua ricca di calcio è sconsigliata nei soggetti che soffrono di calcolosi o insufficienza renale. Le problematiche relative all’assunzione di un’acqua calcica sono correlate al sovraccarico dei reni. Riguardano quindi la quantità e non la qualità di questo minerale. Se si assimila calcio già a sufficienza attraverso l’alimentazione, un’ulteriore assunzione anche attraverso l’acqua, rischierebbe di stressare in maniera eccessiva il sistema renale. 

Acqua con poco calcio: significato e caratteristiche 

Secondo il decreto legislativo 8 ottobre 2011, n. 176, per acque povere di calcio si intendono quelle al di sotto di sotto dei 150 milligrammi di calcio per litro

Queste, alla pari delle acque con un basso residuo fisso, sono indicate: 

  • Per stimolare la diuresi; 
  • Facilitare la digestione, in quanto svolgono un importante azione di stimolo sullo stomaco e sul fegato. 

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Acqua, cibo e osteoporosi: cosa dicono le linee guida 

Le linee guida generali per la prevenzione dell’osteoporosi nell’adulto maturo e nell’anziano suggeriscono, in caso di carenze calcio, l’assunzione di: 

  • 1000 mg/giorno di calcio negli uomini dai 50 ai 70 anni 
  • 1200 mg/giorno nelle donne dai 51 anni in su e negli uomini sopra i 71 anni per integrare la dieta. 

Quali sono gli alimenti più ricchi di calcio? 

  • Latticini (latte, formaggio e yogurt) 
  • Vegetali a foglie verde scuro  
  • Legumi secchi 
  • Pesci e frutti di mare (soprattutto sardine, vongole e cozze). 

Oltre all’assunzione di calcio, è consigliata l’integrazione di Vitamina D, il controllo del peso corporeo, una regolare attività fisica per favorire la resistenza delle ossa, e il consumo di acqua ad alto contenuto di calcio (sempre sotto controllo medico). 

Bere acqua è quindi fondamentale nella prevenzione all’osteoporosi

articolo pubblicato da
Acqua Santo Stefano
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