L’acqua oligominerale è un’acqua povera di Sali minerali, con un residuo fisso di minerali inferiore a 500 mg/l ed è quindi considerata “l’acqua da tavola” ovvero acqua che può essere bevuta con tranquillità durante la giornata e proposta a tutta la famiglia.
Acqua minerale o oligominerale?
L’acqua minerale è maggiormente ricca di Sali minerali rispetto all’acqua oligominerale, perché nel suo percorso fino alla fonte assorbe una certa quantità di Sali.
L’acqua oligominerale invece alla fonte sgorga con un basso contenuto di minerali ed è quindi più adatta ad essere assunta in quantità libere perché ha solo effetti benefici sull’organismo.
Infatti in diversi casi, l’acqua minerale è sconsigliata proprio per la presenza di sostanze che possono ledere l’organismo, se assunte in maggiori quantità: l’acqua minerale ricca di sodio può essere assunta solo in quantità ridotte da chi soffre di calcoli.
Per alcune patologie o problematiche, l’acqua oligominerale è invece fortemente consigliata, ma vediamo perché.
Qual è l’acqua indicata nelle diete povere di sodio?
Di norma l’acqua contiene sodio, le acque minerali ne contengono in quantità variabili, l’acqua oligominerale invece in quantità ridotta rispetto alle acque minerali. Si può parlare di acqua iposodica quando il sodio è inferiore a 20mg/l.
Nelle diete povere di sodio è sempre consigliata un’acqua iposodica, come l’acqua oligominerale, così che l’assunzione del minerale stesso possa avvenire soprattutto attraverso gli alimenti, quindi in maniera più controllata.
Cos’è il residuo fisso dell’acqua?
Il residuo fisso corrisponde alla quantità di minerali che permangono nell’acqua dopo una certa evaporazione (il controllo viene effettuato su un litro d’acqua a 180°). Le acque con residui fissi più alti vengono denominate “pesanti” rispetto a quelle “leggere” ovvero con residuo fisso più basso.
Le acque oligominerali hanno un residuo fisso inferiore ai 500 mg/l, al contrario delle acque minerali che vengono considerate tali se hanno un residuo fisso compreso tra 500 mg/l e 1500 mg/l.
Il Residuo fisso non è un “difetto” o un “vantaggio” dell’acqua ma può essere rilevante in molti casi particolari o per valutarne la quantità da assumere. L’ acqua oligominerale, che ha un basso residuo fisso, è consigliata a:
- anziani;
- chi ha problemi renali o di fegato;
- chi soffre di gastrite o colicistopatia cronica;
- prevenzione di calcolosi e gotta;
- neonati e bambini.
L’acqua oligominerale è diuretica?
L’acqua è un elemento fondamentale per avere una buona diuresi, ovvero dopo che il rene è riuscito a ripulire il sangue e convogliare le scorie nelle urine, queste devono essere eliminate.
Bere è un’azione necessaria affinché l’organismo riesca a svolgere tutte queste funzioni in modo ottimale. Ma l’acqua oligominerale è diuretica anche perché ipotonica, quindi viene assorbita dall’organismo più rapidamente: l’assunzione più rapida favorisce il lavoro del rene, provoca una maggiore espulsione di acqua e quindi l’eliminazione di acido ureico, acido urico e cloruro di sodio.
Per questi motivi l’uso di acqua oligominerale è preferenziale nelle patologie quali iperuricemia e gotta.
L’acqua oligominerale inoltre, favorendo anche i movimenti peristaltici e quindi l’escrezione, crea le condizioni ottimali per la progressione e l’espulsione dei calcoli.
Ma l’azione della diuresi non finisce qui; infatti l’acqua oligominerale serve anche a combattere la ritenzione idrica e favorisce il naturale assorbimento dei Sali minerali.
L’acqua oligominerale ideale per neonati e bambini
L’acqua ideale per i neonati e i bambini è un’acqua:
- povera di sodio, perché il latte materno già ne è ricco;
- a basso contenuto di nitrati, perché i nitrati, una volta raggiunti stomaco e intestino, possono trasformarsi in sostanze potenzialmente cancerogene.
Quindi l’acqua ideale per bambini e neonati, anche da miscelare con il latte in polvere, deve essere:
- Iposodica;
- A basso residuo fisso;
- A basso contenuto di nitrati.
L’acqua oligominerale per gli sportivi
Bere è fondamentale per combattere la disidratazione durante l’attività sportiva, anche solo piccoli scompensi fanno percepire maggiormente la fatica e la sensazione di mancanza di energia.
Per questo è necessario integrare l’acqua persa durante l’attività fisica, persa attraverso la pelle e la respirazione innanzitutto.
Ma la disidratazione comporta anche un rallentamento del transito intestinale, riduzione ella prestazione fisica, accelerazione del battito cardiaco e crampi
L’acqua consigliata per lo sport è l’acqua oligominerale “leggera” cioè acqua a basso residuo fisso e ipotonica, senza zuccheri che possano provocare sbalzi glicemici e additivi, coloranti e conservanti che possono accentuare problemi quali nausea o gastrite.