Quando beviamo, non stiamo solo spegnendo la sete. Insieme all’acqua arrivano piccole dosi di minerali , come calcio, magnesio, sodio e altri oligoelementi , che aiutano i muscoli a muoversi, i nervi a trasmettere segnali e la pressione a restare stabile. In pratica, ogni sorso è un microrifornimento di sostanze indispensabili al nostro corpo.
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Che cosa sono i sali minerali?
I sali minerali sono micronutrienti inorganici presenti in piccole quantità nel nostro organismo, ma indispensabili per la vita. Essi regolano processi chiave: il calcio e il fosforo costruiscono ossa e denti, il magnesio rilassa i muscoli e sostiene il metabolismo energetico, il potassio bilancia i fluidi cellulari e mantiene costante la pressione sanguigna, mentre il sodio aiuta a trasmettere gli impulsi nervosi. Poiché il corpo non è in grado di produrli, dobbiamo assumerli ogni giorno attraverso cibo e acqua. Proprio l’acqua, grazie alla sua composizione variabile, può diventare una fonte preziosa (e spesso sottovalutata) di questi elementi essenziali.
Residuo fisso: il biglietto da visita di ogni acqua
Il modo più semplice per capire quanta “ricchezza” minerale c’è in una bottiglia è leggere il residuo fisso, la quantità di sali che resta dopo aver fatto evaporare un litro d’acqua a 180 °C. Se l’etichetta indica meno di 50 mg/L, hai tra le mani un’acqua leggerissima; sotto i 500 mg/L parliamo di acque oligominerali, ideali per l’uso quotidiano; tra 500 e 1 500 mg/L entriamo nel territorio delle medio minerali, utili a chi suda molto; oltre 1 500 mg/L troviamo le acque ricche di sali, da bere solo su consiglio medico. A conferma, la conducibilità elettrica, misurata in microSiemens per centimetro, aumenta insieme ai minerali: la legge italiana pone il limite di potabilità a 2 500 µS/cm.
Perché Acqua Santo Stefano fa la differenza
Tra le acque oligominerali spicca Acqua Santo Stefano: il suo residuo fisso si ferma a 240 mg/L, il sodio a 2,96 mg/L e i nitrati restano bassissimi. Così mantiene tutta la leggerezza che serve ogni giorno, ma non è priva di benefici: i 72 mg/L di calcio e i 15,6mg/L di magnesio offrono un piccolo contributo minerale, senza sovraccaricare l’organismo. Studi dell’Università di Napoli suggeriscono che questa composizione aiuti a prevenire calcoli renali, sostenga chi soffre di gastriti o colecistopatie croniche e favorisca l’eliminazione dell’acido urico. Il segreto è la sorgente: l’acqua sgorga pura nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e viene imbottigliata alla fonte, preservando gusto e proprietà.
Un sorso di consapevolezza
La prossima volta che prendi una bottiglia, soffermati sull’etichetta: pochi secondi bastano per capire se quell’acqua è davvero adatta alla tua giornata. Se vuoi leggerezza e un apporto equilibrato di minerali, Acqua Santo Stefano risponde con la sua formula gentile: leggera quanto basta, ricca il giusto. Perché l’idratazione non è solo questione di quantità, ma di qualità. Sorso dopo sorso, è così che si costruisce il vero benessere.
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